Anima Mia. A Caserta, i sapori a vista da Maria Rosaria Stellato.

A Caserta si aprono nuove prospettive al gusto, all’ombra della “Reggia” registriamo movimento positivo già con la presenza di nomi di rilievo della ristorazione e di maestri pizzaioli riconosciuti da tempo, ma anche analoghe attività sinergiche dentro e appena “fuori le mura” cittadine. Adesso il cerchio si amplia verso il centro dove, pressoché in prossimità del “Monumento”, arriva #Animamia a rappresentare un moderno concept con la cucina trasformativa di Maria Rosaria Stellato, una chef giovane ma già affermata da precedenti e significative esperienze, con formazione Alma, finalmente è sbarcata in città. L’incontro con l’arte di Maria Rosaria Stellato è come una sorta di tzunami all’incontrario, dove a mio avviso è l’entroterra che questa volta incontra il mare, non ci sono onde ad infastidire, ma solo la fusion di sapori e profumi che provengono dalle nuove proposte di una chef che ci mette tutta l’anima, con spirito libero e concretezza.

Queste sono le componenti speciali che MRStellato immette nel suo ristorante, con una nuova squadra attenta e fortemente motivata, per muoversi bene in un contesto attuale connesso alla cucina omologata, ma avvinghiato in gran parte anche a quella approssimativa, invece questa volta parliamo di ben altro.

Location luminosa in un’unica continuità di sala, posti a sedere per non molti fortunati, con vetrata sfavillante a vista sui fornelli, una bella soluzione, pratica e dinamica come si addice alla padrona di casa, con la visuale che regala speciali emozioni agli ospiti, destando curiosità durante le varie fasi di preparazione delle pietanze nel vedere impegnato lo staff che cucina dal vivo, immaginando all’inverso di sentire anche le loro impressioni circa la presenza ai tavoli dei commensali.

Un menù importante che innanzitutto piace alla chef, sperimentale e variegato, che rappresenta una sorta di mappa che ti orienta verso il percorso innovativo migliore, tra elementi costituiti da pomodoro, cipolle e fagiolini, patate e tartufo, pasta, triglie e baccalà, filetti di carne e un buon calice di vino.

In carta, oltre alle varie pietanze, anche due menù degustazione da:

5 portate (35 euro – con abbinamento di vino a 50 euro) – menù degustazione

7 portate (55 euro con abbinamento di vino a 75 euro) – Parthenope

poi anche la formula cocktail bar a 15 euro (solo nei week end)

Quì le materie prime sono prescelte personalmente dalla chef con notevole attenzione, attraverso forniture dirette e di prima qualità, per una cucina dove parla la campagna innanzitutto, erbe, cereali e verdure prettamente di stagione, formaggi e burrate dell’areale campano e non, poi il pescato e la scelta delle carni da proporre nelle pietanze, tra cui piatti di pasta realizzati in particolare con le varietà del Pastificio Gentile di Gragnano, e con un’attenta selezione di etichette e varie birre artigianali, che contribuiscono a completare il menù d’autunno, per decollare alla grande, poi nel tempo le varianti stagionali.Una bella serata quella della presentazione delle nuove proposte, trascorsa alla presenza di un bel parterre e di numerosi addetti alla comunicazione e blogger enogastronomici, tra cui molti giovani e questo sicuramente ha contribuito a corroborare positivamente il nuovo progetto che Maria Rosaria Stellato porta avanti con il suo giovane staff, per ritrovarsi ai fornelli spalla a spalla con Francesco Nacca, collaborato da Daniel Romito Janotta e Rosa Mincione, mentre in sala il servizio attento e discreto viene assicurato dall’esperta Antonella Cantisani e da Michael Anselmi che cura anche la selezione dei vini.

produttori ospiti: Cantina Canlibero di Ennio Romano Cecaro, sita nel bel territorio di Torrecuso  (BN)

Ho conosciuto qui ad Anima Mia per la prima volta Ennio Romano Cecaro, giovane produttore campano di vino del territorio beneventano, areale e terroir di Torrecuso, 2 ettari circa, nasce così la Cantina Canlibero che dopo l’attività di conferitore di uve inizia una produzione diretta e artigianale vinificando in proprio. Etichette naturali che donano comunque emozioni e profumi che inebriano il palato con freschezza e sentori, mai omologati, senza filtri ne solforosa, vini che lascino parlare di se, tra Aglianico e Falanghina, Fiano e blend Trebbiano, di cui alcuni ceppi con oltre 40 anni di vita. Che dire osare con coraggio e spirito libero, come del resto la cucina di MRStellato che stasera ha conquistato tutti i palati e saputo interagire con l’abbinamento non a caso, ma con i calici giusti.

Canlibero la Cantina di Ennio Romano un discorso da approfondire sicuramente.

 Abbiamo degustato nel corso dell’evento:

Entrèe con spuma di spinaci, mayo alle acciughe e cipolla bruciata . I sapori spugnosi che provengono dalla campagna vengono assorbiti dalla sapidità delle acciughe che ci riportano in alto mare.

 Tra gli antipasti

Impepata di cozze: Cozze Soutè, due pomodori, origano e peperoncino

Cappasanta: su Lenticchie di Nimeccola e brodo di prosciutto iberico di Ghianda

Ecco l’animale allo stato brado che si ciba di ghiande e scorazza tra i querceti, qui si muove libero e lascia che le sue carni si rendano morbide e saporite per raggiungere il suo brodo, mentre la cappasanta si tuffa in un bagno di lenticchie dal sapore incredibilmente green.

Di foglie in autunno: erbe autunnali, vinaigrette di senape, salmone marinato 48/h, caviale di Salmone, e frutti rossi.Il mare e la terra in joint venture, tra le erbe l’autunno si esprime con un sapore particolare e delicato che rende la pietanza unica e ben strutturata.

I primi piatti

Raviolo di gran Arso: zucca, rosmarino, e Conciato Romano de Le Campestre (perle di olio infuso al rosmarino realizzate da Animamia)Campagna e pascolo, terra e raccolto, un classico tra la zucca e il conciato in una bella coreografia d’insieme e con le perle di olio in visione.

Pasta e lesse: pasta di semola risottata Pastificio Gentile, Falerno, radicchio e lesseUn risotto speciale. Le parole non bastano a descrivere questa esclusiva e innovativa bontà, derivata dall’esperienza e dalla ricerca dell’azienda pastificio Gentile, tradizione a Gragnano e messa in atto ad Anima Mia nel modo migliore.Pastificio Gentile con la presenza di Alberto Zampino e la signora Maria, con la rappresentazione di una specialità propria che da alcuni anni fa parte del bagaglio di qualità delle paste preparate dall’azienda di famiglia. Parliamo di riso, ma in modo diverso, l’impiego con i grani Senatore Cappelli utilizzati per tutti i formati Gentile, spaghetti o un paccheri che sia, ma ora in assaggio una vera novità di pasta sagomata a chicco di riso, si proprio così. Un riso di grano duro, appunto che Alberto Zampino, insieme a Maria Rosaria, ha descritto con dovizia regalando questa bella realtà gastronomica a tutti noi che abbiamo apprezzato molto. 

Ai secondi: Anatra: sottovuoto a 54 gradi, amaretto, aneto e sedano rapa.Il cortile e l’aia, ancora la terra primeggia con l’anatra, poi i sapori dolci e cremosi della rapa, deviati nel finale dall’aneto

Polpo: patate, papacella, caso peruto e tartufo nero.Su, la padella è in fiamme, poi torna la calma e il polpo va in campagna. Morbido dentro, ma avvolto dai sapori del cacio e dalle note tartufate che completano questa bella preparazione, molto gradita.

dessert

Macricrock: cioccolato fondente, pistacchio, frizzy di coca cola e violetta su letto di pan di Spagna, affiancato da Petit Noir.Un muro perenne il MK, che ancora una volta viene abbattuto idealmente dalle dolci note che compongono vari baby dessert, lasciando libera la mente di spaziare oltre l’immaginazione.

 Anima Mia

Caserta, direzione via Sud Piazza D’armi, n. 32

www.animamia.it – on facebook MRStellato

 

Franco D’Amico

 

 

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