Amor Mio, ristorante a Brusciano alle falde del Vesuvio. La cucina di Vincenzo Toppi vera espressione di sapori e passione

Amor Mio, ristorante a Brusciano alle falde del Vesuvio. La cucina di Vincenzo Toppi vera espressione di sapori e passione

Se parliamo della terra dei “Gigli” e delle “papaccelle” siamo nell’entroterra napoletana alle falde del Vesuvio, qui la cittadina di Brusciano è il luogo d’incontro dei sapori espressi nella cucina di Amor Mio, un ristorante dal format unico che da spazio ad una cucina di terra per accontentare proprio tutti, ma può parlare anche del mare. Vincenzo TOPPI, lo chef di casa, da circa otto anni propone pietanze emozionanti, frutto di lunga esperienza e alta capacità di ricerca delle materie utilizzate, provenienti dalla Campania e nazionali, facendo capolino all’estero.

Un territorio che viene da lontano con origini dalle civiltà etrusche e sannitiche e i recenti contorni a vocazione rurale della Terra di Lavoro. L’agro di Brusciano è inserito nel contesto dell’entroterra nord-orientale di Napoli, a pochi chilometri di distanza dal centro città. La via Nazionale delle Puglie raggruppa il capoluogo con altrettanti centri importanti dell’area come Pomigliano d’Arco e Nola che attualmente compongono l’area industriale vesuviana, mentre tra la piana di Acerra e le pendici del Monte Somma- Vesuvio dove ritroviamo le note cittadine che lo circondano.

Qui l’attività vulcanica millenaria ha reso particolarmente fertile queste terre, attraverso depositi di componenti piroclastici frammisti a cenere e lapilli, contribuendo alle colture tipiche della zona come i pomodori del piennolo e i cannellini acerrani, ma anche e soprattutto con la papaccella napoletana, che proprio da Brusciano trae origine a causa della diffusione del cognome “Papaccio”, vista la presenza nei tempi andati di molti orti organizzati per tale coltivazione, ma ora la papaccella è prodotta da varie aziende agricole di cui alcune confluite nel Presidio Slow Food di tutela.

L’esperienza lavorativa di Vincenzo Toppi parte da lontano, un sogno che aveva fin da ragazzo poi diventato realtà. Formazione alberghiera ad Avellino per il grande lancio da chef affermato a rappresentare ora la sua terra, nel luogo di origine a Brusciano.

Variegate attività partendo dal nord Italia fanno parte del bagaglio formativo dello chef, in particolare i suoi trascorsi in varie strutture alberghiere e ristorative di pregio come primo chef, all’estero a Bruxelles e in Francia, tra l’Emilia Romagna sulla riviera e la Toscana i suoi luoghi del cuore da dove ha tratto elevate competenze culinarie, in particolare per i formaggi e le carni, senza disdegnare la conoscenza dei grandi vini che in Toscana hanno dimora storica, il tutto riportando nelle sue pietanze quel plus di sapori che ritroviamo ogni giorno nel menù di Amor Mio, un luogo del piacere di stare a tavola attraverso le materie di stagione e la bravura di uno chef che trasmette la sua vera passione nei piatti.

La sua ultima esperienza professionale in un noto ristorante della provincia di Napoli gli consente di ricevere, tra l’altro, attestati e plausi da noti giornalisti della carta stampata come “ la Repubblica“ , “Il Mattino“, e da altri network come “Gambero Rosso“, “I ristoranti d’Italia“, con consensi anche da parte di critici affermati di livello come Antonio CORBO e Luigi CREMONA.

Dopo questi anni di esperienza arriva il momento di ritornare nella sua terra di origine e dal 2010 intraprendere il percorso con la sua realtà chiamata Amor Mio, il ristorante di Brusciano dove Vincenzo Toppi ha aperto a tutti le vie del gusto, con una cucina solida, innovativa al punto giusto ma con occhio di riguardo alle materie e pietanze della tradizione, riviste in chiave gourmet dall’alto della sua visione creativa a mio avviso molto positiva. Ritroviamo lo gnocco fritto dalle sue reminiscenze emiliane, oppure pietanze di carne trattate con attenzione sin dall’acquisto fino alla cottura, ma anche l’occhio di riguardo alla terra campana con le preziose pietanze che noi tutti conosciamo.


Il locale, con possibilità di fruire all’esterno di dehors, situato a ridosso del centro abitato è facilmente raggiungibile, si compone di una sala luminosa per circa 50 posti e di una saletta romantica dedicata, con la possibilità di ampio spazio all’esterno dove possono trovare posto altrettanti ospiti anche per cerimonie. Curata la disposizione dei tavoli.


Come benvenuto Vincenzo ha assicurato un Prosecco della Cantina Val d’Oca tra le più importanti del Veneto abbinato a crostino con jamon iberico, ottimo connubio tra sapidità suina e la vivacità di uno dei migliori prodotti della cantina di Valdobbiadene, che insiste nell’areale principale di coltivazione della Glera, un vitigno importante che dà origine al prosecco.


Ricerca di materie prime ottimale seguendo le stagioni, conoscenza diretta dei produttori locali e fuori regione, competenza nella scelta dei vini con una bella carta inserita nel contesto dei menù, insieme a distillati vari. Le paste sono prettamente derivate dai nomi importanti del settore ma anche locale prodotte da un pastificio artigianale di Brusciano “Le Gemme del Vesuvio”, nell’area vesuviana appunto, che vede con la vicina Gragnano il meglio di quanto si possa trovare sul mercato attuale con prodotti riconosciuti in tutto il mondo, proprio qui in un’area a ridosso di Napoli dove l’alta ristorazione si fa sentire con la presenza a Brusciano della famiglia Sposito che annovera il ristorante “Taverna Estia” che è insignito di due stelle Michelin.

Le Gemme del Vesuvio pastificio artigianale a Brusciano

il pane contadino di Brusciano

La paste, il pane e le altre materie del territorio sono di derivazione contadina che lo chef giornalmente e all’occorrenza approvvigiona personalmente, con una buona carta di vini e distillati presenti nel menù, insieme a vari Presidi Slow Food.

Sono la Toscana e la Campania, in particolare, le terre di Vincenzo prescelte per i vini particolari che abbina alle sue pietanze

In degustazione a seguire: ANTIPASTI VARIEGATI

COULIS DI ZUCCA CON SFERA DI MARRON GLACE’ E FINOCCHIETTO SELVATICO CON SEMI DI PAPAVERO E ROSMARINO
FIORE DI ZUCCHINE RIPIENI DI RICOTTA DI BUFALA E PISTACCHIO DI BRONTE SU CILIEGINO E CARAMBOLA
MOUSSE DI RICOTTA BIGUSTO CON STRATO DI BUFALA E PROVOLONE DEL MONACO, PESTO DI BASILICO E TARTUFO CON SBRICIOLO DI TARALLO
LINGOTTO DI CAPRINO CON MANTELLO DI PISTACCHIO E CONFETTURA DI PELLECCHIELLA DEL VESUVIO
GNOCCO FRITTO ALLA PATATA VIOLA ACCOMPAGNATO CON RAGU’ DI CERVO IN SALMI’
ARANCINO DI RISO AI MIRTILLI E GENOVESE CON CUORE DI PECORINO PICCANTE E PANCETTA AL PEPE SU GLASSA DI FRAGOLINO RIDOTTO

CONFRATERNITA FORMAGGIO DI FOSSA DI TALAMELLO
Le conoscenze mai paghe di Vincenzo Toppi lo portano anche alla pregevole partecipazione diretta con la Confraternita del Formaggio di Talamello, storico formaggio di fossa dell’entroterra romagnolo molto caro allo chef che conosce profondamente questo prodotto di alta qualità, molto versatile in cucina per la preparazione e per abbinamenti esclusivi.

Il processo di affinamento del Formaggio Ambra di Talamello presenta delle caratteristiche del tutto uniche correlate alla tradizione: Archivio di Stato Cesena introiti del 28 Novembre 1779, Convento di San Lorenzo (attuale Canonica in Talamello): “pagati baiocchi 14 per far levare il formaggio mandato alla fossa”….
L’affinamento riguarda esclusivamente formaggi prodotti con latte pecorino italiano di primavera con almeno 75 (settantacinque) giorni di stagionatura).

DAI PRIMI IN DEGUSTAZIONE: di terra e di mare

Un primo per tutti a rappresentare  l’autunno: TAGLIOLINI AL TARTUFO E MARRON GLACE’ CON GRATTUGIATA DI FORMAGGIO DI FOSSA DI TALAMELLO.
Amor mio sposa anche il mare: MEZZALUNA CON RICOTTA E ZENZERO SPADELLATA CON PESCE SPADA ALGHE MARINE COZZE, LUPINI E POMODORINI GIALLI
Secondo di carne: ESPERIENZE TOSCANE PER LE CONOSCENZE DI CARNE LO PORTANO ANCHE ALL’ESTERO CON CUBO DI MANZO IRLANDESE SU BATTUTO DI CIPOLLA DI TROPEA, GLASSA DI LIQUIRIZIA E ANICE STELLATO
secondo di mare:  A RAPPRESENTARE IL  TERRITORIO BACCALA’ IN TEMPURA SU LETTO DI PAPACCELLE BRUSCIANESI E RIBES
DESSERT, tra le numerose possibilità uno per tutti: CILINDRO AL TORRONCINO, CRUMBLE BISCOTTATO E CANNELLA

Nel complesso la ristorazione di Vincenzo Toppi ha sicuramente dei fondamenti molto positivi, considerando l’insieme dei piatti evidenziati nel menù realizzati con concretezza ed estetica ma oltremodo validi sotto l’aspetto del gusto e della tipicità, per una spesa, vini esclusi, che può variare dai 35 ai 45 euro in su, per un’esperienza sicuramente da provare anche tenuto conto del contatto umano che lo chef Vincenzo riesce ad esprimere in ogni circostanza, ponendo a proprio agio gli ospiti insieme al proprio staff .

E’ opportuno prenotare per menù completi dedicati al mare  o banchetti speciali.

 

Ristorante Amor Mio  –  www.ristoranteamormio.it – on facebook

Via Giovanni Amendola, 69 Brusciano (NA) – Tel: 0818862244 – 3382673694

 

Franco D’Amico

 

 

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